30 CRC RAI E UNICEF
UNICEF Italia e RAI Ragazzi promuovono un’iniziativa in occasione dei 30 anni della Convenzione sui
diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
RAI Ragazzi rappresenta per noi un importante alleato per promuovere la conoscenza e la diffusione
della Convenzione, a partire dal diritto fondamentale di poter esprimere le proprie opinioni e
partecipare attivamente alla realizzazione della propria vita.
L’iniziativa intende proporre ai ragazzi di alcune classi, di età compresa tra gli 8 e i 12 anni, di
scegliere un tema o un singolo articolo, tra i 54 della Convenzione, di svilupparlo, rielaborarlo o
interpretarlo sotto forma di video di un minuto circa. I video potranno essere di genere a scelta delle
classi, secondo le predisposizioni dei bambini e dei ragazzi. Potranno dunque pervenire video di
genere fiction, animazione, mini-doc, mini inchieste o video-intervista. I ragazzi partecipanti
dovrebbero essere alunni delle ultime due classi della scuola primaria o delle prime due della scuola
secondaria di I grado.
Gli alunni, coadiuvati dagli insegnanti, verranno chiamati a scegliere l’articolo della Convenzione o
la tematica che più li coinvolge e a lavorare alla realizzazione del video. Il video dovrà durare al max
1’30” e dovrà rappresentare con immagini, musica e/o voce e grafica uno dei diritti della
Convenzione. ECCO IL NOSTRO VIDEO
In questo video cerchiamo di riflettere sul significato di avere PARI OPPORTUNITÀ:
Articolo 27
1. Gli Stati parti riconoscono il diritto di ogni fanciullo a un livello di vita sufficiente
per consentire il suo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale e sociale.
2. Spetta ai genitori o ad altre persone che hanno l’affidamento del fanciullo
la responsabilità fondamentale di assicurare, entro i limiti delle loro possibilità
e dei loro mezzi finanziari, le condizioni di vita necessarie allo sviluppo del
fanciullo.
3. Gli Stati parti adottano adeguati provvedimenti, in considerazione delle
condizioni nazionali e compatibilmente con i loro mezzi, per aiutare i genitori e
altre persone aventi la custodia del fanciullo ad attuare questo diritto e offrono,
se del caso, un’assistenza materiale e programmi di sostegno, in particolare
per quanto riguarda l’alimentazione, il vestiario e l’alloggio
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